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Agorafobia, questa sconosciuta: sintomi, cause, diagnosi e trattamento.

L'agorafobia è un disturbo d'ansia che si manifesta in situazioni in cui la fuga (da quel luogo e da quella situazione) potrebbe essere difficile, o comunque in cui sarebbe difficile chiedere l'aiuto di qualcuno se dovesse accadere qualcosa di brutto.

La parola deriva dal greco "agora", che si riferisce a un luogo di riunione o di mercato.

Il concetto viene spesso inteso come “paura degli spazi aperti” ma, in realtà, il significato è più complesso.

L'agorafobia può comportare anche la paura di stare in mezzo alla folla, sui ponti o di stare fuori da soli.

Circa 1,8 milioni di americani di età superiore a 18 anni, ovvero circa 0,8 per cento degli adulti.

L'età media di insorgenza è di 20 anni.

Ecco alcuni punti chiave sull'agorafobia:

  • L'agorafobia si sviluppa spesso dopo uno o più attacchi di panico ma non è necessariamente una conseguenza.

  • Può portare a sviluppare varie paure, come quella degli spazi aperti ma anche la paura di luoghi in cui la fuga è difficile, come negli ascensori.

  • Una persona con agorafobia può aver difficoltà a lasciare la propria casa.

L’aspetto più importante è che la maggior parte delle persone con agorafobia può migliorare attraverso il trattamento.

Cos'è l'agorafobia?

L'agorafobia è classificata nel MANUALE DIAGNOSTICO E STATISTICO DEI DISTURBI MENTALI 5 (DSM-5) come disturbo d'ansia.

Si parla di disturbo d'ansia quando la sensazione d’ansia non scompare naturalmente ma tende ad essere persistente e a peggiorare nel tempo.

Una tipologia di disturbo d'ansia è per esempio il disturbo di panico, in cui possono verificarsi attacchi di panico e improvvisi sentimenti di terrore senza alcun preavviso.

L'agorafobia, come si diceva, è uno dei sintomi presenti nei disturbi di panico ma può esserci agorafobia senza disturbo di panico. I luoghi che possono indurre l'agorafobia includono quelli che possono far sentire una persona imbarazzata, indifesa o intrappolata, come aree affollate, ponti, trasporti pubblici e aree remote.

La maggior parte delle persone sviluppa l'agorafobia dopo aver avuto uno o più attacchi di panico. Questo fa sì che le persone temano ulteriori attacchi, quindi cercano di evitare la situazione in cui si è verificato l'attacco di panico.

Le persone con agorafobia possono aver bisogno dell'aiuto di un compagno per andare in luoghi pubblici e talvolta possono sentirsi incapaci di uscire di casa.

Trattamento

L'agorafobia viene solitamente trattata con una combinazione di farmaci e psicoterapia.

Il trattamento è efficace per la maggior parte delle persone con agorafobia, ma può essere più difficile da trattare se le persone non ricevono un aiuto precoce.

Intervento medico (per ulteriori specificazioni si raccomanda la consulenza medica)

I medici possono prescrivere uno o entrambi i seguenti tipi di farmaci.

Gli inibitori selettivi del reuptake della serotonina (SSRI) sono un tipo di antidepressivo che può essere prescritto per trattare anche l'agorafobia.

I farmaci anti-ansia, noti anche come benzodiazepine, sono sedativi che possono alleviare i sintomi di ansia a breve termine.

Psicoterapia

L'agorafobia può essere spesso trattata con la psicoterapia.

La psicoterapia implica il lavoro con un terapeuta che aiuta a ridurre i sintomi di ansia in modo che la persona si senta più sicura e in grado di funzionare meglio.

La terapia cognitivo-comportamentale (CBT) si concentra sul cambiamento dei pensieri, ovvero sulla loro ristrutturazione, che causano la condizione agorafobica.

La persona in psicoterapia può imparare e divenire consapevole:

  • che è improbabile che le paure si avverino;

  • che l'ansia diminuisce nel tempo e che i sintomi possono essere gestiti;

  • come affrontare e gestire con efficacia i sintomi;

  • come comprendere e controllare una visione distorta delle situazioni che provocano stress;

  • come riconoscere e sostituire i pensieri che causano il panico;

  • come gestire lo stress.

I terapeuti che trattano l'agorafobia possono offrire un trattamento iniziale anche senza che il paziente debba visitare lo studio del terapeuta.

Le opzioni possono includere la terapia telefonica o online (diffusa soprattutto nei paesi anglosassoni), le visite domiciliari o le sessioni di trattamento in un luogo che il paziente considera sicuro.

Consigli utili per la gestione dei sintomi:

La cura di sé che può aiutare include:

• attenersi a un piano di trattamento raccomandato;

• imparare a calmarsi attraverso specifiche tecniche di rilassamento muscolare;

• evitare di evitare: ovvero, cercando di affrontare le situazioni temute, magari con gradualità, in quanto ciò può renderle meno spaventose;

• l’attività fisica, una dieta equilibrata e un sonno adeguato possono essere d’aiuto per ridurre stress e migliorare l’umore.

Sintomi

L'agorafobia può presentarsi come una combinazione di paure, sentimenti e sintomi fisici.

Una persona con agorafobia avrà comunemente paura di:

• trascorrere del tempo da solo;

• essere in luoghi affollati, spazi aperti o piccoli spazi;

• perdere il controllo in un luogo pubblico;

• aver paura di impazzire;

• aver paura di morire;

La paura principale è di trovarsi in una situazione in cui è difficile trovare un aiuto o una via di fuga.

Oltre alla paura, una persona con agorafobia può manifestare i seguenti sentimenti:

• senso di impotenza

• agitazione

• perdita di controllo

• la sensazione che il corpo non sia reale (senso di depersonalizzazione)

• la sensazione che l'ambiente non sia reale (senso di irrealtà)

Per gestire questa situazione alcune persone diventano eccessivamente dipendenti dagli altri o restano a casa per lunghi periodi di tempo.

Come accade per i tutti i sintomi d’ansia, oltre a sintomi cognitivi sono presenti anche quelli fisici e/o somatici:

• dolore al torace o fastidio

•vertigini

• tachicardia

• aumento della frequeenza respiratoria e fame d’aria

• sudorazione

•tremore

• disturbi allo stomaco, nausea e diarrea

• vampate e brividi

• sensazione di soffocamento

L’agorafobia ed il panico, a causa del disagio significativo che producono potrebbero facilitare l’insorgere anche di tristezza e depressione, talvolta anche ideazione suicidaria. Alcuni possono abusare di alcol o sostanze stupefacenti.

Chiunque abbia sintomi dovrebbe contattare una figura sanitaria preposta (psicologo, psicoterapeuta, psichiatra, medico di medicina generale). Il trattamento precoce è più probabile che risulti più efficace.

(Liberamento tradotto da: https://www.medicalnewstoday.com/articles/162169.php)


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